di Maurizio Zoja
Istanbul (Turchia), 3 marzo 1984
TURCHIA – ITALIA
Sì, va bene stare a Londra, andare ai concerti. E suonare ai concerti? Fantastico. Ogni tanto Raffaele ci pensa, che quattro anni fa ha aperto per i Clash in piazza Maggiore, a Bologna. Ma vuoi mettere con la sabbia tiepida che avvolge i piedi nudi? Quello succede solo qui, a Margherita, altro che Londra. Bello tornarci senza avvisare nessuno, starsene un po’ in giro. Senza nascondersi, ovvio, ma senza fare troppi proclami. Anche perché a venticinque anni qui tutti lavorano, hanno figli, famiglie. Non che Raffaele non sappia cosa significa lavorare: ha fatto il cameriere e sa che è dura. Però se dici “faccio il cantante” ti guardano come dire: ok, ma come campi? Non è ancora successo, in questo sabato di fine inverno in cui il sole promette buone cose e al lido Pastara, sul lungomare, stanno già ridipingendo le cabine per la stagione. Nel ristorantino ancora chiuso che d’estate serve riso patate e cozze e parmigiana di melanzane hanno acceso la tele per vedere la partita dell’Italia. Un’amichevole abbastanza inutile, anche perché i campioni del mondo non si sono qualificati per gli europei che inizieranno a giugno. Raffaele si siede nella veranda, se arriverà qualcuno chiederà il permesso, magari una birra. Intanto si gode il vento e la solitudine. Neanche il tempo di buttare un occhio e Altobelli l’ha già messa dentro, con un colpo di testa non proprio imparabile, ma il portiere turco Yasar non sembra un fenomeno. Nell’Italia di Bearzot, che ha già cominciato a fare esperimenti per i prossimi mondiali, ci sono un bel po’ di novità. Giocano Righetti, Franco Baresi, Bagni e Dossena, mentre Cabrini è diventato il capitano, e proprio lui fa il 2-0 al diciottesimo.
Chissà se l’anno prossimo, quando tornerà qui, le cose saranno cambiate anche per lui. Certo la sua scelta l’ha fatta: un album di canzoni italo-disco, mentre Ghigo con i suoi Litfiba ha già suonato in Francia e a Berlino.
Fino a poco tempo fa avrebbe scommesso su un futuro di questo tipo anche per sé, ma gli incontri, anche quelli casuali, a volte cambiano tutto. I Café Caracas non ci sono più: ora c’è solo Raf, questo nome un po’ così che gli hanno consigliato di adottare. Mentre ci pensa la Turchia fa il 2-1, dando un minimo di interesse a una partita che non resterà nella storia. Raffaele si alza, un cenno da lontano come per dire grazie, io vado. Domani lo aspettano a Milano per firmare il contratto.
Turchia-Italia 1-2
Altobelli 2′, Cabrini 18′, Tüfekci 65′
Turchia: Yasar (46’ Zafer), Ismail, Erdogan, Rasit, Yusuf (42’ Coban), Fatih, Hasan, Tüfekci, Keser, Sedat, Selcuk. Ct: Ozari.
Italia: Bordon (46’ Galli), Bergomi, Cabrini, Righetti, Vierchowod, F. Baresi, B. Conti, Bagni (46’ Battistini), Rossi (76’ Fanna), Dossena (85’ Sabato), Altobelli. Ct: Bearzot.