Piccola guida insolita agli stadi di Euro2021 #1

Soren Kierkegaard e il pensiero rettangolare [Copenaghen – Parken Stadium]

di Gianni Agostinelli

Lo stadio Parken, dove si giocheranno quattro partite dell’Europeo 2020, fu inaugurato dalla nazionale danese nel 1992, tre mesi dopo la conquista del più insperato titolo europeo di sempre. Ma la storia dello stadio inizia molto indietro nel tempo, quando il gioco del calcio nemmeno esisteva. E tutto grazie a Soren Aabye Kierkegaard.

«Se Kierkegaard aveva sperato di tenere lontano il puzzo traslocando dal n. 9 al n. 7 di Rosenborggade, era stato amaramente deluso. Rosenborggade era infatti la strada delle concerie della città. Le reazioni di Kierkegaard sono violente, ma non sproporzionate e non è il solo a lamentarsi. “Copenaghen è una città molto sudicia”, scrive nel 1847 il dottor Hornemann. “Chiunque arrivi in città dalla campagna attraverso la porta cittadina, viene immediatamente colpito dall’aria cattiva”». Leggendo la storia di vita del filosofo danese nel librone da cui queste righe sono prese, cioè Sak (Castelvecchi editore), scritto da Joakim Garff, si trova la vita e la genesi di molti suoi scritti, che spesso e volentieri prendono forma mentre Kierkegaard attraversa Copenaghen a piedi. Camminare per lui è parte del lavoro, non solo per allontanarsi dal puzzo terribile, e lo fa in maniera continua, quasi sempre da solo. I problemi arrivano quando la gente di Copenaghen inizia a trovarlo un po’ troppo eccentrico. Per questo è lui stesso a cambiare strade, passando tra i vicoli meno battuti, camminando a testa bassa, evitando gli sguardi. Ma non è mai totalmente tranquillo, tanto che il lavoro ne risente. Finché decide di allontanarsi molto da casa e camminare appena fuori le mura, sfidando anche il colera che aveva iniziato a propagarsi. I pensieri di un filosofo non sono sempre lineari e quando si trova di fronte a un problema, o anche a una soluzione, il corpo di Kierkegaard reagisce assecondando la mente, con svolte repentine come a chiudere o aprire un quesito. Ecco perché camminando in quella zona fatta di terra dura si ritrova spesso a cambiare direzione con angoli retti, disegnando quasi inconsapevolmente un rettangolo nel suo percorso. Dopo una settimana inizia a trovarsi così a suo agio in quel rettangolo che non è più nemmeno immaginario. I suoi piedi piegano le erbe e schiariscono la terra battuta segnando uno stretto sentiero rettangolare. È in una di queste tarde mattinate che inizia a prendere forma La malattia mortale e allo stesso tempo prende forma questo rettangolo enorme dentro il quale non ci sono che pietre e alberi e tutt’attorno cani non troppo amichevoli e sterpaglie.

Continua a leggere “Piccola guida insolita agli stadi di Euro2021 #1”