Bruce Springsteen, live in Vélodrome

di Gianvittorio Randaccio

Quando avevo sedici anni, lo ricordo bene, ho comprato un lussuoso cofanetto di Bruce Springsteen, con tre cd live: si chiamava, poco fantasiosamente, Live 1975-1985. Mi piaceva molto, anche se era un po’ ingombrante, e lo ascoltavo spesso. r-1333395-1381101639-9694.jpeg
In quel periodo c’era anche una squadra francese che mi stava particolarmente simpatica, l’Olympique Marsiglia del presidente Bernard Tapie. Del Marsiglia mi piaceva soprattutto il fatto che per ben due volte aveva lasciato con un palmo di naso il Milan, stellare, di quel periodo, allenato da Sacchi e poi da Capello. La prima, il 20 marzo del 1991, era stata storica: al Vélodrome, lo stadio del Marsiglia, si giocava il ritorno dei quarti di finale della Coppa dei Campioni, dopo che la partita di andata era finita 1-1. All’ottantasettesimo, sul risultato di 1-0 per i francesi, uno dei riflettori dello stadio aveva smesso di funzionare, compromettendo la regolarità della partita, che era stata sospesa; poi, anche se non del tutto, il riflettore aveva ripreso a funzionare e l’arbitro avrebbe voluto far riprendere il gioco, solo che era entrato in campo Adriano Galliani, il vicepresidente del Milan, che con gesti plateali aveva invitato i suoi giocatori a uscire dal campo, in modo che il Milan potesse vincere a tavolino. Era stata, però, una mossa sbagliata e una figuraccia colossale. L’arbitro aveva fischiato la fine della partita, il Marsiglia aveva passato il turno e il Milan era stato squalificato da ogni competizione europea per l’anno successivo. Per me, da interista, era stata una bella soddisfazione e il Vélodrome era diventato un luogo del cuore. Continua a leggere “Bruce Springsteen, live in Vélodrome”